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Brugges trionfa a Bergamo: Atalanta eliminata dalla Champions League con un 3-1

L’Atalanta ha subito una cocente eliminazione dalla Champions League, dopo una sconfitta pesante contro il Bruges. Il team belga, che aveva già vinto 2-1 nell’andata, ha completato l’opera con un convincente 3-1 al Gewiss Stadium di Bergamo, qualificandosi così per gli ottavi di finale della competizione. Questo risultato ha lasciato molti tifosi bergamaschi delusi, in un contesto in cui la squadra di Gian Piero Gasperini cercava di confermare il proprio status nel calcio europeo.

La cronaca della partita

Il match si è aperto con un impatto devastante. Già al terzo minuto, l’Atalanta ha subito il gol di Chemsdine Talbi, che ha approfittato di una verticalizzazione di Hans Vanaken per battere il portiere Marco Carnesecchi con un diagonale preciso. La Dea, purtroppo, non è riuscita a reagire come sperato. Al 17′, un’occasione che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match è stata annullata per fuorigioco. Cuadrado ha crossato dalla destra per Retegui, che ha insaccato di volo, ma l’arbitro Zwayer ha segnalato una posizione irregolare.

Il Bruges ha continuato a spingere e al 27′ ha trovato il raddoppio grazie a Talbi, che ha realizzato la sua doppietta. Un grande intervento di Carnesecchi ha negato un gol a Tzolis, ma Talbi ha seguito l’azione per il tap-in decisivo. La situazione per l’Atalanta si è fatta critica, con la squadra di Gasperini che faticava a trovare il ritmo giusto.

Nonostante le difficoltà, nel finale del primo tempo l’Atalanta ha cercato di riaprire la partita. Due clamorose occasioni si sono materializzate al 48′ con Zappacosta che ha colpito il palo, seguito da un tentativo di Cuadrado, anch’esso respinto dal legno. Ma il Bruges, in contropiede, ha colpito ancora, con il gol di Ferran Jutgla al 48′, che ha piegato ulteriormente le speranze di rimonta della Dea.

Al rientro in campo dopo l’intervallo, l’Atalanta ha subito un ulteriore colpo. Lookman, entrato nella ripresa, ha dimostrato di avere un impatto immediato, siglando un gol che ha riacceso le speranze di rimonta. Ha sfruttato un cross basso di Zappacosta, portando il punteggio sul 3-1. Tuttavia, la festa è stata di breve durata, poiché il Bruges ha mantenuto il controllo della partita, difendendo il proprio vantaggio con grande determinazione.

Momenti clou e opportunità sfumate

Uno dei momenti più drammatici della partita è stato il rigore fallito da Lookman al 61′. Il portiere del Bruges, Simon Mignolet, ha effettuato un’ottima parata, mantenendo così il punteggio invariato e frustrando ulteriormente le ambizioni dell’Atalanta. Questo episodio ha segnato un punto di svolta, poiché la squadra di Gasperini, già in difficoltà, ha visto svanire una delle poche occasioni per accorciare le distanze.

L’Atalanta ha continuato a cercare il gol, ma la manovra offensiva non è stata sufficientemente incisiva. La squadra ha mostrato segni di nervosismo e frustrazione, evidenti nei tentativi di recupero che spesso si sono tradotti in imprecisioni.

Le reazioni post-partita

L’eliminazione dalla Champions League rappresenta un duro colpo per l’Atalanta, che negli ultimi anni ha fatto della competizione europea un obiettivo primario. Il tecnico Gian Piero Gasperini, visibilmente deluso, ha sottolineato l’importanza di imparare da questa esperienza e di concentrarsi sulle prossime sfide in campionato. La Dea è attesa da un cammino difficile, ma la speranza è che l’esperienza di questa eliminazione possa servire da lezione per il futuro.

Inoltre, l’Atalanta dovrà affrontare anche infortuni significativi, come la lesione all’adduttore di Hien, che lo terrà lontano dai campi per circa tre settimane. Questo rappresenta un ulteriore ostacolo per la squadra, che dovrà trovare il modo di rimanere competitiva sia in Serie A che in altre competizioni.

La sconfitta contro il Bruges è stata un brutto colpo per i tifosi atalantini, che avevano sperato in una bella prestazione della loro squadra del cuore. La Champions League rimane un sogno, ma l’Atalanta ha dimostrato di avere talento e potenzialità per tornare a competere ad alti livelli in futuro. La strada è lunga, ma la determinazione della Dea non è mai stata messa in discussione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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