Brasile sempre più in crisi: le cattive notizie per la selezione sudamericana che ha fatto la storia del calcio non sono ancora finite.
Continua il periodo no per il Brasile, che ha subito un’altra scioccante esclusione da un grande torneo internazionale. Stavolta, senza neppure riuscire a raggiungere la fase finale. Il declino della Seleção dura ormai da diversi anni: il trionfo del 2002 in Corea e Giappone è l’ultimo Mondiale vinto dai verdeoro, ormai 22 anni fa, ma da allora non sono più nemmeno arrivati oltre il quarto posto. E anche negli altri tornei, come possiamo vedere, non è andata affatto meglio.
In Copa America, i brasiliani hanno dovuto vivere un lungo e preoccupante digiuno di oltre 10 anni, dal successo del 2007 a quello del 2019. In mezzo, ci sono state due eliminazioni ai quarti di finale e una addirittura al primo turno. L’era di Tite sembrava poter risollevare il Brasile, ma alla fine le cose non sono andate come sperato, e anche la sua successione in panchina è stata complicata, con lo smacco del caso Ancelotti.
Nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026, il rendimento della Seleção si sta rivelando drammatico. Lo scorso autunno, i verdeoro hanno subito una serie di risultati deludenti tra le peggiori della loro storia: pareggio in casa col Venezuela, sconfitte in trasferta con Uruguay e Colombia, sconfitta in casa con l’Argentina. Il Brasile non vince una partita dal 13 settembre contro il Perù, e al momento si trova sesto in classifica, col serio rischio di essere escluso dal Mondiale.
Brasile in piena crisi: anche i giovane falliscono clamorosamente
In un clima così preoccupante, alla selezione verdeoro non resta che guardare al futuro e puntare su una rifondazione della propria squadra, per lanciare un nuovo ciclo. Se non fosse che anche le nuove leve sembrano risentire della stesse difficoltà dei giocatori più esperti. Negli scorsi giorni, infatti, la Seleção U23 ha subito un’inaspettata sconfitta contro i pari età dell’Argentina, nel match decisivo per qualificarsi al torneo delle Olimpiadi di Parigi.
Per molti potrebbe sembrare un problema minore, ma è in realtà l’ennesimo certificato di una crisi generale del calcio brasiliano. I verdeoro si presentavano con una squadra piena di talenti, come Endrick, Rodrygo e Gabriel Martinelli, che veniva accreditata come una delle favorite per la medaglia d’oro. Invece, per la prima volta dal 2004 il Brasile nemmeno ci sarà, alle Olimpiadi. S’interrompe così un ciclo che aveva visto i sudamericani vincere in fila un bronzo, un argento e gli ultimi due ori olimpici.