Botta e risposta infuocato: caos in Formula 1

A poche ore di distanza dalla conclusione del Gp di Imola, i due storici rivali si scontrano a distanza: clima infuocato

Il Gran premio di Imola come sempre fornisce spunti di riflessione interessanti in vista anche delle prossime sfide, tra cui quella sempre affascinante di Monte Carlo. I tre team che si stanno dando battaglia in pista – Red Bull, McLaren e Ferrari – non sono mai stati così competitivi: erano anni che le monoposto in pista non erano così vicine e in qualche modo simili.

Caos in Formula
Botta e risposta in F1 (LaPresse) – wigglesport.it

Già, perché nonostante la RB20 sia oggettivamente superiore alle altre, sia la Ferrari che la McLaren grazie ai nuovi aggiornamenti gli stanno tenendo testa alla grande, dimostrando che è possibile quantomeno raggiungere i suoi numeri mostruosi.

Nel Gran premio dell’Emilia-Romagna abbiamo visto finalmente una lotta alla pari, con protagoniste le tre monoposto di cui sopra che stanno regalando tante emozioni. In questo gruppo manca soltanto la Mercedes, che con il suo team principal Toto Wolff intanto si scontra a viso aperto con il rivale Christian Horner.

F1, Toto Wolff contro Christian Horner

Tra i due non scorre buon sangue, sebbene si rispettino e possano dire di essere i migliori nel paddock per quanto riguarda la capacità organizzare e far vincere il team. Christian Horner e Toto Wolff si sono scontrati a distanza proprio a Imola, a conferma che la Mercedes non ha molta voglia di essere esclusa dai top team della competizione.

Clima infuocato, Wolff risponde a Horner
Wolff risponde a Horner (LaPresse) – wigglesport.it

In particolare, al centro del diverbio tra i due team principal vi era la questione degli ingegneri che passano da un team a un altro. Secondo Horner, dalla Mercedes alla Red Bull negli ultimi anni si sono trasferiti ben 220 ingegneri. Cifra chiaramente rispedita al mittente dal titolare Mercedes che ha consigliato all’amico-nemico Horner di prendere “lezioni di matematica”.

La Red Bull ha preso dalla Mercedes in totale diciannove ingegneri, che è una media abbastanza normale a livello di fluttuazione del personale da una scuderia verso le altre”, ha detto Wolff commentando quanto detto in precedenza da Horner.

Per Wolff, che sta vivendo un momento negativo a livello di team, comunque è motivo di orgoglio lavorare con una power unit come quella fornita dalla Mercedes che continua a dettare legge in molti ambiti. Il desiderio è quello di tornare al top dopo gli ultimi tre anni molto complicati, ma prima di riuscire in tale impresa dovrà lavorare non poco.

 

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