Bosnia: la forza e l’esperienza di Dzeko brillano ai Mondiali

Bosnia: la forza e l'esperienza di Dzeko brillano ai Mondiali

Bosnia: la forza e l'esperienza di Dzeko brillano ai Mondiali - ©ANSA Photo

Luca Baldini

20 Novembre 2025

La nazionale di calcio della Bosnia-Erzegovina, conosciuta anche come “Dragoni”, sta vivendo un momento cruciale nella sua storia. Fondata nel 1992, anno della dissoluzione della ex Jugoslavia, ha compiuto 30 anni nel 2022, un anniversario che segna un periodo di crescente competitività nel calcio internazionale. La squadra ha avuto l’opportunità di brillare solo una volta, nel 2014, quando si è qualificata per i Mondiali in Brasile, ma è uscita al primo turno. Ora, dopo aver raggiunto i playoff per la qualificazione ai prossimi Mondiali, la Bosnia è pronta a riprovarci, con l’obiettivo di scrivere una nuova pagina della sua storia calcistica.

La campagna di qualificazione

La recente campagna di qualificazione ha visto la Bosnia-Erzegovina ottenere 17 punti nel girone H, affrontando avversari come San Marino, Cipro e Romania. Tuttavia, il rammarico per il pareggio subito contro l’Austria a Vienna, dove la squadra ha subito il gol del 1-1 nei minuti finali, è palpabile. Questo risultato ha impedito ai Dragoni di superare gli austriaci e conquistare il primo posto nel girone. La sconfitta interna contro l’Austria all’inizio di settembre è stata l’unica macchia di un percorso altrimenti promettente.

Il ruolo di Edin Dzeko

Uno dei protagonisti indiscussi della squadra è Edin Dzeko, il 39enne attaccante che continua a brillare nonostante l’età. Dzeko ha dimostrato di essere il faro della nazionale, contribuendo con cinque reti nelle qualificazioni. La sua esperienza e il suo carisma sono fondamentali per una squadra che, sebbene giovane, ha già dimostrato di saper affrontare le sfide più difficili. Dzeko, che ha militato in club prestigiosi come Roma e Inter, è un simbolo di resilienza e determinazione. La sua leadership è cruciale, soprattutto nei momenti decisivi della competizione.

Il potenziale della squadra

Accanto a Dzeko, la Bosnia può contare su un attacco variegato e talentuoso. Haris Tabakovic, attaccante del Borussia Mönchengladbach, ha mostrato ottime potenzialità nella Bundesliga, portando freschezza e dinamismo alla squadra. Tuttavia, la squadra deve affrontare alcune sfide in termini di infortuni. Ermedin Demirovic, un altro attaccante di talento che gioca per Stoccarda, è attualmente fermo per infortunio, così come Sead Kolasinac, difensore dell’Atalanta, che è stato ai margini del campo per diversi mesi ma sembra prossimo al rientro.

In questo contesto, il tecnico Sergej Barbarez sta cercando di costruire una squadra solida e competitiva. La sua nomina nel 2024 ha segnato la fine di un periodo turbolento in panchina, caratterizzato da un avvicendamento di allenatori dopo l’era di Safet Susic. Susic, ex giocatore di alto livello con un passato al Paris Saint-Germain, ha guidato la squadra al suo primo Mondiale, lasciando un’eredità difficile da eguagliare. Barbarez, con la sua esperienza da giocatore e la sua passione per il calcio, sembra avere le carte in regola per riportare la Bosnia sulla scena mondiale.

Verso i playoff

La squadra ha dimostrato di avere una mentalità resiliente, capace di affrontare le avversità. Anche se i risultati sotto la guida di Barbarez sono stati altalenanti, la fiducia nel suo operato cresce, e il pubblico bosniaco ripone grandi speranze nella possibilità di ripetere l’impresa del 2014. Con una base di giovani talenti e giocatori esperti, la Bosnia-Erzegovina sembra avere le potenzialità per affrontare le sfide dei playoff con la giusta determinazione.

Un altro giovane talento da tenere d’occhio è Tarik Muharemovic, difensore del Sassuolo, che rappresenta il futuro della difesa bosniaca. A soli 22 anni, Muharemovic ha già dimostrato di avere qualità importanti e potrebbe rivelarsi un elemento chiave nei playoff. La sua crescita e quella di altri giovani calciatori saranno fondamentali per il futuro della nazionale.

In vista dei playoff, la Bosnia-Erzegovina dovrà affrontare avversari di grande spessore. La preparazione sarà cruciale, e il ct Barbarez dovrà lavorare su aspetti tattici e motivazionali per garantire che la squadra sia al massimo della forma. La storia della Bosnia nel calcio è ancora tutta da scrivere, ma con la solidità, l’esperienza e il talento a disposizione, ci sono buone ragioni per credere che i Dragoni possano volare ancora più in alto. Con Edin Dzeko al timone e giovani talenti pronti a farsi notare, la nazionale bosniaca guarda al futuro con fiducia, pronta a conquistare un posto nel prossimo torneo mondiale.

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