Arriva la decisione ufficiale: la partita dovrà ripetersi il prima possibile, ammesso l’errore che ha determinato la scelta della Federazione
Il calcio, alla pari di altri sport, non è esente affatto da errori. Anzi, è forse lo sport che più ha a che fare con errori che solitamente vengono commessi dai calciatori stessi o dagli arbitri che non riescono spesso a gestire la pressione nel migliore dei modi.
Così si materializzano situazioni molto difficili con cui dover fare i conti e sono spesso gli arbitri a finire sulla graticola per gravi o meno errori che finiscono per condizionare il match e far infuriare i tifosi. Questa seconda ipotesi capita soprattutto nelle cosiddette categorie minori dove gli arbitri spesso e volentieri sono i principali bersagli a cui società e tifosi rivolgono i loro disappunti. Quanto accaduto in Emilia Romagna pochi giorni fa spiega plasticamente quanto il ruolo del direttore di gara sia molto delicato.
Terza Categoria, arbitro ammette errore: partita dovrà ripetersi
Durante una sfida giocatasi in Emilia-Romagna in occasione del Memorial Presidenti – coppa di Terza categoria – tra M.t. 1960 e Vetto, il direttore di gara designato ha ammesso al termine della partita di aver commesso un grave errore. Ne consegue che ora la partita dovrà ripetersi: lo ha deciso direttamente la Federazione Calcistica Italiana (FIGC) che spesso e volentieri si ritrova a risolvere casi delicati come questo.
Cosa è accaduto in particolare? La partita tra M.t 1960 e Vetto è terminata ai calci di rigore, in particolare i padroni di casa del M.t 1960 hanno superato gli ospiti con un punteggio di undici a dieci. Una partita quindi interminabile e che è stata molto generosa sul piano delle emozioni. Ma l’arbitro solo dopo il triplice fischio finale si è reso conto del grave errore, e cioè che la squadra vincitrice ha usato più calciatori durante la lotteria dei calci di rigore.
Il Vetto infatti ne ha usati nove, mentre l’M.t 1960 ne ha utilizzati ben undici. Una disparità evidente e che ha determinato il risultato finale. Lo stesso arbitro lo ha ammesso nel suo referto di gara.
Il comunicato che ha dato notizia del replay della partita afferma che “nel referto di gara l’arbitro ha erroneamente consentito di battere il decimo rigore al portiere dell’M.t. 1960 che però non faceva parte dei primi nove rigoristi e che quindi non poteva calciare il rigore“.
