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Bologna trionfa a Empoli: la Coppa Italia in diretta con foto esclusive

Nella semifinale di andata di Coppa Italia, il Bologna ha conquistato un importante vantaggio battendo l’Empoli per 0-2 al Castellani. La partita ha visto i rossoblù dominare, con le reti di Riccardo Orsolini al 23′ e di Dallinga al 29′. Questa prestazione ha confermato la solidità della squadra di Thiago Motta, giunta a questo appuntamento dopo aver mostrato un ottimo stato di forma in campionato.

La vigilia della sfida

L’aria che si respirava alla vigilia del match era carica di attesa e tensione. Per il Bologna, tornare a giocare una semifinale di Coppa Italia dopo 26 anni, precisamente dalla stagione 1998-99, rappresentava un momento cruciale. In quella stagione, i rossoblù si fermarono a un passo dalla finale, perdendo contro la Fiorentina. La Coppa Italia manca al Bologna dal 1973-74, anno in cui si aggiudicò il trofeo battendo il Palermo ai calci di rigore. Un traguardo che, oltre al prestigio, garantirebbe anche l’accesso all’Europa League.

Il tecnico del Bologna, Thiago Motta, ha preso le redini della squadra con un approccio ambizioso e determinato. Dopo una serie di cinque vittorie consecutive in campionato, il Bologna si presentava al match con una spinta morale notevole, nonostante l’assenza di Santiago Castro, infortunato durante un impegno con la nazionale. Il mister ha assicurato che la squadra non si sarebbe lasciata prendere dall’eccesso di entusiasmo, mantenendo la giusta concentrazione contro un’Empoli terz’ultimo in campionato.

La storia dell’Empoli

Dall’altra parte, l’Empoli affrontava la sua prima semifinale di Coppa Italia nella storia del club. I toscani avevano eliminato squadre di grande prestigio come Torino, Fiorentina e Juventus, tutte in trasferta, guadagnandosi il diritto di giocare davanti al proprio pubblico. La città di Empoli viveva con trepidazione questo storico appuntamento, nonostante la squadra si trovasse in una posizione delicata in classifica.

Roberto D’Aversa, l’allenatore dell’Empoli, ha dimostrato di voler puntare su una formazione giovane, continuando a dare spazio ai giocatori che si erano distinti nei turni precedenti della competizione. “Superare squadre come Torino, Fiorentina e Juventus con ragazzi cresciuti qui è motivo d’orgoglio”, ha dichiarato D’Aversa, rimarcando l’importanza di continuare a credere nel progetto giovanile.

Il coach ha anche sottolineato che, nonostante le difficoltà in campionato, la Coppa Italia rappresentava un’opportunità unica. “Fino a domani sera c’è solo la Coppa Italia. Tutta Italia ci dà già per spacciati, ma era così anche nei turni precedenti. Nel calcio può succedere di tutto”, ha aggiunto, esprimendo fiducia nel potenziale della sua squadra.

La partita

Il match si è aperto con un buon ritmo da parte del Bologna, che ha subito messo in difficoltà la difesa empolese. La prima rete è arrivata al 23′, quando Orsolini ha sfruttato un errore della retroguardia avversaria, mettendo a segno un gol di pregevole fattura. Solo sei minuti dopo, Dallinga ha raddoppiato, portando il punteggio sul 2-0 e lasciando l’Empoli con poche speranze di rimonta nel primo tempo.

L’Empoli ha però cercato di reagire, mostrando una certa determinazione e spingendo in avanti alla ricerca di un gol che potesse riaprire la partita. Tuttavia, il Bologna ha mantenuto il controllo del gioco, difendendo con ordine e cercando di colpire in contropiede. La tensione in campo era palpabile, con entrambi i team che sapevano quanto questa semifinale potesse influenzare il prosieguo della stagione.

La presenza di oltre 10.000 spettatori, con circa 4.000 tifosi bolognesi al seguito, ha reso l’atmosfera ancora più elettrica. I tifosi empolesi avevano preparato una coreografia speciale, testimoniando l’importanza di questo evento per la comunità locale. Allo stesso modo, il supporto dei tifosi rossoblù ha dato ulteriore carica alla squadra in un momento cruciale della stagione.

Aspettative future

Con questo risultato, il Bologna si porta in una posizione favorevole per il ritorno, che si giocherà tra due settimane al Dall’Ara. Tuttavia, D’Aversa e i suoi ragazzi non si arrenderanno facilmente; l’Empoli ha dimostrato di avere le capacità per mettere in difficoltà chiunque, come già dimostrato nei turni precedenti della Coppa Italia. La sfida di ritorno si preannuncia quindi infuocata, con entrambe le squadre pronte a dare il massimo per raggiungere la finale di Coppa Italia e scrivere nuovi capitoli della loro storia calcistica.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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