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Bergomi e Costacurta: il derby di Milano si sposta in metropolitana M5

Il derby della Madonnina è uno degli eventi più attesi da tutti gli appassionati di calcio, non solo a Milano, ma in tutto il mondo. In vista della sfida che si svolgerà domenica sera tra Inter e Milan, due leggende del calcio milanese, Beppe Bergomi e Alessandro Costacurta, hanno deciso di rivivere i loro ricordi più emozionanti legati a questo storico incontro, utilizzando un mezzo di trasporto che ha un significato particolare per loro: la metropolitana della linea M5, conosciuta anche come la Lilla.

L’idea di utilizzare la metropolitana non è solo un modo pratico per arrivare a San Siro, ma evoca anche ricordi nostalgici. Quasi cinquant’anni fa, Beppe Viola intervistava Gianni Rivera a bordo di un tram durante la trasmissione “Domenica Sportiva”. Oggi, Bergomi e Costacurta hanno avuto la possibilità di raccontare le loro esperienze in un’intervista condotta da Gianluigi Bagnulo di Sky Sport, ma anche in un’intervista con Lineadiretta, il magazine online di Atm, l’azienda milanese che gestisce il trasporto pubblico. La chiacchierata è stata rilanciata anche sul canale Instagram di Atm, sottolineando il legame tra sport e vita quotidiana.

Il viaggio simbolico verso San Siro

La partenza del viaggio simbolico è avvenuta dal capolinea di Bignami, con destinazione la fermata di San Siro Stadio. Durante la loro carriera da professionisti, sia Bergomi che Costacurta non utilizzavano i mezzi pubblici per raggiungere il loro lavoro, essendo già affermati calciatori. Tuttavia, entrambi hanno condiviso che, prima di diventare i grandi nomi che conosciamo oggi, utilizzavano i mezzi pubblici per andare agli allenamenti.

  1. Costacurta ha ricordato: “Ai nostri tempi prendevamo la 93 per andare agli allenamenti”.
  2. Bergomi ha aggiunto: “Per andare allo stadio si scendeva a Lotto e si faceva tutta la passeggiata fino all’impianto”.

Queste immagini evocative raccontano di una Milano che, pur cambiando, mantiene intatto il suo fascino e la sua passione per il calcio. Oggi, invece, i due ex difensori possono contare su un sistema di trasporti molto più efficiente, e arrivare allo stadio è diventato molto più veloce. “Un tempo ci si metteva il triplo”, concordano.

La metropolitana M5 e la tradizione milanese

La metropolitana M5, inaugurata nel 2013, ha reso più accessibile il viaggio verso San Siro, unendo i tifosi delle due squadre in un percorso che è diventato parte della tradizione milanese. La linea Lilla non solo facilita l’accesso allo stadio, ma è anche un simbolo di come la città di Milano si sia evoluta nel corso degli anni, mantenendo viva la tradizione calcistica. Bergomi e Costacurta, due simboli di Inter e Milan, hanno così l’opportunità di rivivere i loro ricordi e, allo stesso tempo, di osservare come la loro città sia cambiata.

Il derby di Milano non è solo una partita di calcio; è un evento che coinvolge tutta la città, generando un’atmosfera unica. Le strade si riempiono di tifosi, i colori delle due squadre si mescolano, e l’aria è carica di emozione. Bergomi e Costacurta hanno vissuto intensamente queste emozioni durante la loro carriera, e oggi possono condividerle con i tifosi che, come loro, hanno cresciuto una passione per il calcio milanese.

Rivalità e crescita del calcio giovanile

Durante il loro viaggio in metropolitana, Bergomi e Costacurta hanno anche discusso dell’importanza della rivalità sportiva, che, sebbene possa sembrare accesa, è sempre stata caratterizzata da un profondo rispetto reciproco.

  1. Costacurta ha sottolineato: “Il derby è una festa, un momento in cui la città si ferma”.
  2. Bergomi ha aggiunto che “è fondamentale per la crescita dei giovani calciatori capire il significato di queste partite”.

La chiacchierata tra i due ex calciatori ha toccato anche il tema della crescita del calcio giovanile a Milano e il ruolo delle accademie nel formare nuovi talenti. Entrambi hanno espresso la loro speranza che i giovani possano vivere esperienze simili alle loro, utilizzando i mezzi pubblici per raggiungere gli allenamenti e, un giorno, scendere in campo per rappresentare le loro squadre.

Bergomi e Costacurta, attraverso questa iniziativa, non solo celebrano il calcio, ma anche un modo di vivere la città, unendo il passato al presente, e dimostrando che, anche in un’epoca di modernità e tecnologia, esistono tradizioni che vale la pena mantenere.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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