Basket: Horry svela il segreto dei giocatori europei per un successo straordinario - ©ANSA Photo
Il dibattito sulle differenze tra il basket europeo e quello americano è sempre acceso. Recentemente, ha trovato nuova linfa nelle dichiarazioni di Robert Horry, ex giocatore della NBA e sette volte campione, che ha espresso un’opinione forte e chiara: i giocatori europei attualmente sembrano avere fondamentali migliori rispetto ai loro omologhi americani. Secondo Horry, questo è dovuto al fatto che i giovani talenti europei iniziano a praticare il basket sin dalla tenera età, concentrandosi non solo sull’atletismo ma anche sui fondamentali del gioco.
Horry ha sottolineato che mentre i giocatori americani tendono a focalizzarsi principalmente sul tiro e sull’atletismo, i giocatori europei sono formati in un contesto che privilegia la tecnica e la comprensione del gioco. Questo approccio, che implica una preparazione più completa e olistica, si traduce in una maggiore solidità nei fondamentali, come:
Negli ultimi anni, le statistiche hanno mostrato un trend interessante: nessuno degli ultimi sette MVP della NBA è nato negli Stati Uniti. Questo ha alimentato ulteriormente il dibattito sull’evoluzione del talento nella lega.
L’ultimo MVP, Shai Gilgeous-Alexander, è canadese, e questo è significativo perché dimostra come il talento non sia più confinato solo agli Stati Uniti. Giocatori come Giannis Antetokounmpo, Nikola Jokic e Joel Embiid, tutti provenienti da contesti diversi, hanno portato una nuova visione del gioco, influenzando non solo le loro squadre ma l’intera lega. Horry ha espresso particolare fiducia nei confronti dei suoi Oklahoma City Thunder, sostenendo che hanno una grande squadra con molti talenti atletici. La loro giovinezza e la loro energia potrebbero rivelarsi decisive nelle Finals in corso contro gli Indiana Pacers, attualmente in vantaggio nella serie.
La partita di apertura della serie ha visto i Pacers prevalere, e Horry ha spiegato che non è stato sorprendente, dato il loro gioco collettivo ben orchestrato. “Non c’è un giocatore di riferimento”, ha detto, “e questo rende difficile per le difese avversarie decidere su chi concentrare le proprie energie”. Questa osservazione è cruciale: squadre che giocano in modo collettivo e che non dipendono da un singolo giocatore tendono ad essere più imprevedibili e, perciò, più difficili da affrontare.
Il basket europeo, d’altra parte, ha una tradizione di gioco di squadra e di sviluppo dei fondamentali ben radicata. Le accademie e le scuole di basket in Europa enfatizzano l’importanza della tecnica e della strategia, preparando i giocatori ad affrontare il gioco in modo più completo. Questo approccio ha portato a una generazione di giocatori europei che sono non solo atletici ma anche estremamente competenti nei fondamentali, rendendoli pronti a competere a livelli elevati, sia in Europa che negli Stati Uniti.
In sintesi, le parole di Robert Horry non devono essere sottovalutate. La sua analisi della differenza tra i fondamentali dei giocatori europei e americani offre uno spunto di riflessione su come il gioco si sia evoluto nel tempo. La formazione dei giovani atleti, l’importanza del gioco di squadra e il valore dei fondamentali sono elementi chiave che stanno ridisegnando il panorama del basket mondiale. Con l’emergere di nuovi talenti e il continuo affinamento delle tecniche, il futuro del basket sembra promettente, e il contributo dei giocatori europei sarà sempre più determinante nelle dinamiche della NBA.
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