Ballerina ucraina e maestra russa danzano insieme per la pace

Ballerina ucraina e maestra russa danzano insieme per la pace

Ballerina ucraina e maestra russa danzano insieme per la pace - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

6 Ottobre 2025

Nel cuore pulsante del PalaTiziano di Roma, la danza si trasforma in un potente linguaggio di pace e rinascita. Protagonista di questa storia è Varvara Hrushanina, una ballerina ucraina di soli 13 anni, che si esibisce agli Internazionali di danza sportiva. La sua performance non è solo un’espressione artistica, ma un racconto di speranza e resilienza, frutto di un percorso segnato dalla guerra e dalla fuga dalla sua città natale, Dnipro.

Varvara ha iniziato a ballare all’età di 4 anni, ma la sua vita ha subito una svolta drammatica all’età di 10 anni, quando ha dovuto abbandonare tutto per cercare rifugio. Oggi, i ritmi di cha cha cha, paso doble, jive, rumba e samba riempiono le sue giornate, portando un senso di normalità in un contesto difficile.

un nuovo inizio a deruta

Dopo la fuga, Varvara ha trovato accoglienza a Deruta, una pittoresca città umbra famosa per la sua ceramica. Qui ha incontrato Uliana Fomenko, la sua allenatrice originaria di Mosca, che ha descritto come “una seconda mamma”. Questo legame speciale è un esempio di come la danza possa unire persone di culture diverse. Uliana, con orgoglio, osserva Varvara esibirsi insieme a Massimo Menghinelli, un giovane ballerino di un anno più grande. “Stiamo aiutando la sua famiglia, ma la situazione non è facile”, sottolinea Uliana, esprimendo una profonda solidarietà verso gli ucraini, che definisce “fratelli”.

la magia della danza

Sulla pista di danza, Varvara indossa un abito giallo vivace per la sua esibizione, che si trasforma in un elegante abito nero per la finale della categoria Junior II. Il paso doble, simbolo di sfida e connessione, incanta il pubblico, creando un’atmosfera di gioia e competizione sana. Tuttavia, Varvara è anche una ragazza di 13 anni con sogni e aspirazioni. Ha dimostrato un’ottima conoscenza dell’italiano, ottenendo un 9 al liceo artistico, un segno del suo impegno e della sua costanza nello studio, che deve bilanciare con un intenso calendario di competizioni.

  1. Partecipazione ai Mondiali: “A novembre parteciperò ai Mondiali. È un sogno. Voglio competere con i più forti e dimostrare che il ballo è la mia vita”, afferma Varvara con determinazione.

  2. Sfide quotidiane: Il primo anno in Italia non è stato facile. I genitori sono impegnati nel lavoro e trovare un affitto dopo aver fuggito dalla guerra è complicato.

  3. Supporto di Uliana: Uliana è stata fondamentale non solo nella danza, ma anche nella vita quotidiana, abbattendo le barriere generate dal conflitto.

ambizioni e sogni

Durante la finale, Varvara e Massimo chiudono al secondo posto, esprimendo la loro delusione: “No, volevamo vincere”. La loro ambizione è ora rivolta verso il Mondiale di novembre, dove l’obiettivo è qualificarsi per la finale degli Junior II, un traguardo che l’Italia non ha raggiunto da sei anni.

La storia di Varvara e Uliana è simbolica di un passo di danza che va oltre la mera performance. Ogni movimento sulla pista da ballo rappresenta un messaggio di pace e unità in un mondo diviso. La danza diventa così un linguaggio universale che crea ponti, trasformando il dolore in bellezza e speranza. Mentre il paso doble celebra l’interazione e la connessione, Varvara e Uliana dimostrano che, nonostante le differenze, la passione per la danza può unire le persone, offrendo una visione di futuro migliore.

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