A meno di 24 ore dal debutto nelle qualificazioni europee contro il Montenegro, in programma domani alle ore 18:15 allo Stadio “Alberto Picco” di La Spezia, il tecnico della Nazionale Under 21, Silvio Baldini, ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione dopo i primi tre giorni di lavoro al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia. Baldini ha espresso grande fiducia nei confronti dei giovani calciatori, definendoli “la parte migliore del nostro calcio”. Il tecnico ha sottolineato la disponibilità e la voglia di apprendere mostrata dai ragazzi durante il ritiro, evidenziando come questi talenti siano pronti per affrontare le sfide che li attendono.
La formazione e la mentalità del mister
In merito alla formazione, Baldini ha preferito non sbilanciarsi, affermando: “Per me sono tutti titolari, anche perché le partite oggi non si giocano più in undici ma in sedici. Chiunque farò giocare, quindi, sarà come far giocare tutti”. Questa affermazione evidenzia la sua intenzione di valorizzare ogni singolo giocatore, rendendo chiaro che, indipendentemente da chi scenderà in campo, ogni atleta avrà un ruolo fondamentale nella squadra. Baldini ha anche menzionato la possibilità di effettuare cambiamenti in vista della seconda partita, sottolineando che la scelta dei quattro giocatori da escludere dalla lista dei convocati sarà la parte più difficile.
Attenzione al Montenegro
Parlando del Montenegro, Baldini ha messo in guardia sulla forza fisica degli avversari, affermando: “È una squadra molto fisica, che non bisogna assolutamente sottovalutare. Anche se dal punto di vista tecnico sicuramente in questo momento noi siamo superiori, proprio quando si pensa di essere superiori si rischia di fare brutte figure”. Questa dichiarazione riflette la saggezza del tecnico, che sa bene che nel calcio la componente mentale gioca un ruolo cruciale, e che ogni partita va affrontata con la giusta concentrazione e rispetto per l’avversario.
I giovani talenti in campo
Tra i giocatori più attesi in campo c’è sicuramente Simone Pafundi, il giovane talento che ha debuttato in Nazionale A a soli 16 anni, voluto da Roberto Mancini. Pafundi ha dimostrato grande maturità e determinazione, affermando: “Io mi sento un giocatore tanto importante quanto tutti gli altri e credo che ognuno di noi debba dare il massimo per una sana competizione individuale e per fare squadra”. Ha anche parlato del suo percorso, ammettendo di aver commesso errori, ma di non aver mai mollato. La scelta di trasferirsi alla Sampdoria, secondo Pafundi, rappresenta un’opportunità per rilanciare la sua carriera: “Ho pensato che potesse essere il posto giusto per dare una svolta alla mia carriera”.
Un altro giovane promettente è Diego Mascardi, portiere dello Spezia e ligure di origine. Mascardi ha espresso il desiderio di debuttare al “Picco”, descrivendo l’emozione di giocare nella sua città natale: “Sarebbe un grande onore poter debuttare al Picco, a casa mia”. Ha sottolineato come i primi giorni di allenamento siano stati fantastici e come il gruppo stia crescendo insieme, grazie anche agli insegnamenti del mister Baldini. Mascardi ha rivelato di aver avuto l’opportunità di incontrare il suo idolo, Gigi Buffon, un’esperienza che lo ha profondamente emozionato: “È sempre stato il mio idolo, è di Carrara come me, è stata un’emozione poterlo incontrare”.
In questo contesto, è evidente come la Nazionale Under 21 italiana stia cercando di costruire un gruppo solido e competitivo, in vista non solo delle qualificazioni europee, ma anche dei prossimi Giochi Olimpici. I ragazzi sono consapevoli della responsabilità che li attende e hanno dimostrato di avere le qualità necessarie per affrontare le sfide che verranno. La combinazione di talento, determinazione e lavoro di squadra potrebbe rivelarsi vincente, e le parole di Baldini e dei suoi giocatori fanno ben sperare per il futuro del calcio giovanile italiano. La partita di domani rappresenta un’importante occasione non solo per i singoli atleti, ma per l’intero movimento calcistico, che punta a valorizzare i giovani e a costruire una squadra solida per gli anni a venire.