Le ultime parole di Pecco Bagnaia suonano come una frecciata verso i propri rivali, in particolare dei piloti che si lamentano della propria moto.
Il campione in carica, l’uomo da battere in tutto e per tutto della MotoGP, resta sempre Pecco Bagnaia. Il due volte consecutive campione del mondo però ha cominciato la stagione attuale, con troppi alti e bassi in pista e persino qualche ritiro inaspettato.
Il centauro torinese in classifica è comunque al secondo posto, in piena lotta con il leader della classifica piloti Jorge Martin. Ma deve migliorare alcune scelte su pista, che lo hanno portato di recente a ritirarsi nella gara in Portogallo prima e nella sprint race a Jerez de la Frontera.
Personaggio positivo, sorridente ma allo stesso tempo schietto e sincero, Pecco Bagnaia ha di recente rilasciato alcune dichiarazioni sulla stagione attuale in MotoGP, non senza risparmiare alcune frecciate a dei suoi colleghi, definiti dal torinese un po’ troppo lamentosi e non all’altezza di ciò che richiede al giorno d’oggi il livello del motomondiale.
Pecco Bagnaia punge così i piloti troppo ‘lamentosi’
Nell’intervista rilasciata a SportWeek, Bagnaia ha prima ammesso di essere colpito dai piloti esordienti in MotoGP, come l’outsider Pedro Acosta, un rookie che sta già sorprendendo tutti: “Sono molto attratto dalle capacità degli esordienti, posso imparare tanto da loro per il modo innovativo con cui interpretano le gare. Sto studiando ultimamente Pedro, che ha una maniera di affrontare le curve molto diverso, senza pressioni o paure”.
Interessanti invece le considerazioni sul livello della MotoGP e su chi denuncia moto troppo complicate: “La mia motivazione principale è che le moto che guido siano sempre più veloci, come quella che ho oggi. In tanti si lamentano per le troppe operazioni che sono da fare quando si è in sella, ma bisogna soltanto abituarsi. Forse chi si lamenta è perché non ha una moto a livello della Ducati e vuole meno operazioni per diminuire lo svantaggio…”
Parole che suonano come un guanto di sfida per i piloti delle altre scuderie, forse troppo indietro a livello ingegneristico e di struttura per tenere il passo della Ducati. In effetti la casa di Borgo Panigale negli ultimi anni ha aumentato in maniera esponenziale le proprie caratteristiche e la qualità delle moto, tanto da convincere i migliori centauri in circolazione (quali Bagnaia, Martin o Marquez) a perorare la propria causa.
