Attacco frontale alla Red Bull: è inaccettabile

A poco più di un mese dallo start della stagione 2024 di F1 i campioni in carica della Red Bull stanno subendo un attacco frontale da diversi competitors. C’è un motivo è ben preciso

Il Mondiale di Formula 1 del 2023 è ormai alle porte. C’è chi ha preferito attendere e chi invece ha ha sorpreso tutti rivelando in anticipo i colori della propria monoposto, come ad esempio la McLaren. Una vettura che promette di essere all’altezza della sfida contro la Red Bull del campione Max Verstappen.

bufera in casa Red Bull
Red Bull, l’attacco è durissimo (Lapresse) Wigglesport

Mentre l’attenzione degli ingegneri è concentrata sulla pista, una partita politica è in corso da qualche tempo nel paddock, orchestrata dall’amministratore delegato Zak Brown. Brown ha espresso preoccupazione per l’alleanza tecnica e strategica tra Red Bull Racing e Scuderia AlphaTauri, entrambe facenti parte dello stesso gruppo industriale austriaco legato alla produzione di bevande energetiche. Nonostante AlphaTauri e Red Bull Racing abbiano sede e gestione apparentemente autonome, l’annuncio di un’intensificazione dei rapporti nel 2024 ha sollevato diverse preoccupazioni. Si prevede infatti il trasferimento di alcune funzioni dalla sede di AlphaTauri a quella di Red Bull, rendendo l’alleanza ancora più solida e integrata.

Terremoto in Formula 1: Red Bull sotto attacco

Zak Brown ha manifestato tutta la sua inquietudine riguardo a questa situazione, sottolineando che sebbene ci siano formalmente un team A e un team B, la proprietà è la stessa, così da creare un rapporto su un livello diverso. Ha evidenziato la necessità di un’attenzione più approfondita da parte dei vertici della Formula 1 su questa questione, suggerendo come i regolamenti attuali, scritti in un’epoca senza il budget cap, dovrebbero essere rivisti.

Secondo Brown, le regole che definiscono cosa è permesso e cosa no nella relazione tra team A e team B dovrebbero essere modificate, soprattutto ora che il budget cap è in vigore ponendo un limite di spesa e dunque di sviluppo ad ogni team.

Red Bull sta falsando la competizione in F1
Red Bull sta falsando la competizione in F1 (ANSA) – Wigglesport.it

L’obiettivo iniziale di aiutare i team più piccoli è stato raggiunto già con il tetto di spesa, ed è per questo che alcune regole obsolete potrebbero favorire chi possiede un team A e un team B come nel caso della Red Bull. L’attacco di Zak Brown alla Red Bull e ai vertici della Formula 1 segue una direttrice ben precisa: il circus ha bisogno di avere dieci costruttori indipendenti in pista per garantire un ambiente equo e competitivo. La discussione sulla validità di alleanze simili e la necessità di regolamenti più attuali è oramai aperta, mentre gli appassionati di F1 attendono con ansia l’inizio della nuova stagione.

Impostazioni privacy