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Atletica: cinque italiani brillano tra i migliori al mondo nelle loro discipline

L’atletica leggera italiana sta vivendo un momento di grande successo, come dimostrano le recenti classifiche pubblicate da World Athletics, l’ente mondiale che gestisce questo sport. La disciplina, considerata la regina dei Giochi Olimpici, ha visto una crescente presenza di atleti azzurri nelle posizioni di vertice delle varie specialità. Attualmente, ben cinque italiani si trovano nei primi due posti delle loro rispettive categorie, un risultato che evidenzia il talento e l’impegno degli atleti italiani.

Massimo Stano: un leader nella marcia

Massimo Stano, dopo il suo eccezionale exploit nella Coppa Europa di Marcia, ha conquistato la vetta della classifica mondiale nella specialità della 35 km di marcia. Con un record del mondo che ha lasciato il segno, Stano ha dimostrato di essere un atleta di talento e un punto di riferimento per il futuro della marcia. È interessante notare che, a partire dai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 2028, le gare di marcia subiranno un cambiamento, adeguandosi alle distanze di mezza maratona e maratona. Questo potrebbe influenzare ulteriormente le strategie degli atleti e le preparazioni in vista della competizione.

Altri atleti italiani di spicco

Oltre a Stano, altri atleti italiani si sono distinti nelle loro discipline:

  1. Mattia Furlani: giovane promessa del salto in lungo, attualmente al secondo posto nel ranking mondiale. La sua carriera è in rapida ascesa e rappresenta una speranza per il futuro dell’atletica italiana.
  2. Gianmarco Tamberi: noto per il suo stile di salto in alto, si trova anch’egli al secondo posto nella sua specialità. La sua determinazione e passione lo hanno portato a risultati straordinari, rendendolo un simbolo di resilienza.
  3. Leonardo Fabbri: specialista nel lancio del peso, è attualmente al secondo posto nella sua disciplina. La sua tecnica di lancio e forza fisica lo pongono tra i favoriti per le competizioni future.
  4. Andy Diaz: atleta cubano naturalizzato italiano, si è posizionato al secondo posto nel salto triplo. La sua storia rappresenta come lo sport possa unire culture e nazioni diverse.

Nella Top 10 mondiale, oltre ai cinque atleti già citati, troviamo anche Massimo Stano nella 20 km di marcia, Marcell Jacobs, sesto nel ranking dei 100 metri, Stefano Sottile nel salto in alto, Riccardo Orsoni nella 35 km di marcia e Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli. Questi risultati sono motivo di orgoglio per l’Italia e per la Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), guidata dal presidente Stefano Mei, che ha sempre sostenuto lo sviluppo e la promozione dell’atletica nel nostro Paese.

L’importanza della crescita degli atleti italiani

La crescita degli atleti italiani nelle classifiche mondiali rappresenta non solo un traguardo per i singoli, ma anche un segnale positivo per l’intero movimento sportivo italiano. Gli investimenti in infrastrutture, la formazione degli allenatori e la promozione delle discipline giovanili stanno dando i loro frutti, creando una base solida per il futuro.

Inoltre, l’atletica leggera italiana si sta preparando per un periodo intenso di competizioni, con eventi che si susseguiranno nei prossimi mesi. I campionati europei, i campionati mondiali e, naturalmente, le Olimpiadi di Parigi nel 2024 sono all’orizzonte, e gli atleti italiani si stanno preparando per affrontare queste sfide con determinazione e professionalità.

L’atletica leggera è uno sport che richiede dedizione, disciplina e una preparazione fisica e mentale senza pari. Gli atleti che si trovano nelle prime posizioni delle classifiche mondiali sono il risultato di anni di lavoro, sacrifici e passione. Il loro successo è il riflesso di una comunità che sostiene e promuove lo sport, creando un ambiente favorevole alla crescita e all’eccellenza.

In questo contesto, è fondamentale continuare a investire nell’atletica italiana, supportando i giovani talenti e promuovendo eventi che possano dare visibilità e opportunità a chi desidera intraprendere questa carriera. La strada è lunga, ma i segnali sono incoraggianti e il futuro dell’atletica leggera italiana appare luminoso, con la speranza di vedere sempre più azzurri sul podio delle competizioni internazionali.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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