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Atleti al centro: la visione di Coe per la presidenza del Cio

Sebastian Coe, attuale presidente della World Athletics e noto campione olimpico, è uno dei sette candidati in lizza per la presidenza del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). La sua candidatura si distingue per un approccio innovativo e centrato sugli atleti, una filosofia che Coe ha esplicitato in un’intervista rilasciata a Marca, dove delinea le sue principali priorità nel caso di una vittoria elettorale.

L’importanza del coinvolgimento degli atleti

Coe ha evidenziato l’importanza di un coinvolgimento attivo dei membri del CIO nella definizione del futuro del movimento olimpico. “Desidero dare ai membri del CIO un’indicazione molto chiara: voglio che siano maggiormente coinvolti nel formare il futuro e la direzione del movimento”, ha affermato. Questo approccio mira a creare una governance più inclusiva e partecipativa, dove le diverse voci e competenze possano contribuire a un progetto comune, rafforzando così il senso di appartenenza e responsabilità tra tutti gli attori coinvolti.

Priorità per la salvaguardia dello sport

Un altro aspetto cruciale sottolineato da Coe è la necessità di dare priorità allo sport. “Dobbiamo riconoscere perché i Giochi Olimpici sono diversi da qualsiasi altro evento sul pianeta”, ha dichiarato. Questo riconoscimento implica un impegno costante per preservare l’unicità e l’integrità dei Giochi, che dovrebbero sempre riflettere i valori fondanti dello sport: lealtà, rispetto e fair play. Coe ha anche messo in evidenza il valore degli atleti come partner fondamentali del movimento olimpico, affermando: “Dobbiamo garantire che gli atleti siano al centro di tutte queste decisioni”, sottolineando l’importanza di ascoltare le loro esigenze e preoccupazioni.

Impegno per lo sport femminile e l’inclusione

Un tema centrale della sua candidatura è la promozione e la tutela dello sport femminile, un impegno che Coe considera “assolutamente non negoziabile”. Negli ultimi anni, il movimento olimpico ha fatto passi avanti significativi in termini di pari opportunità, ma c’è ancora molto da fare. Coe si impegna a rafforzare ulteriormente questo aspetto, cercando di garantire che le donne abbiano non solo pari opportunità di partecipazione, ma anche accesso a risorse e supporto adeguati.

Coe ha parlato anche delle misure pratiche che intende attuare. “Le basi della mia candidatura sono molto semplici”, ha spiegato. “Si tratta di assicurarci di comprendere le risorse che abbiamo nel movimento, di proteggerle con forza e di promuovere le opportunità di crescita”. Questo approccio implica un’analisi approfondita delle risorse disponibili e la creazione di strategie che possano favorire una crescita sostenibile nel tempo.

Verso un futuro inclusivo

Uno degli obiettivi che Coe ha già parzialmente raggiunto nella sua attuale posizione alla World Athletics è l’equilibrio di genere. “Posso dire che abbiamo raggiunto l’equilibrio di genere con un consiglio di amministrazione che ora conta 13 donne e 13 uomini”, ha affermato con orgoglio. Questo risultato è stato il frutto di un impegno costante per promuovere la diversità e l’inclusione nei processi decisionali, un aspetto che Coe intende portare anche nel CIO.

Inoltre, Coe ha evidenziato un aumento significativo dei ricavi della World Athletics, che sono cresciuti del 25% negli ultimi quattro anni. Questo trend positivo è un indicatore della crescente attrattiva dello sport e della capacità di attrarre sponsor e partner commerciali. “Dobbiamo incoraggiare gli sponsor a diventare partner collaborativi”, ha affermato, sottolineando l’importanza di costruire relazioni solide e durature con le aziende che vogliono investire nello sport.

Un tema delicato che Coe ha affrontato è quello degli atleti transgender. “Il CIO deve capire che dipendiamo gli uni dagli altri”, ha dichiarato. Secondo lui, è fondamentale instaurare una collaborazione più stretta tra i comitati olimpici nazionali e le federazioni internazionali per affrontare le sfide complesse legate all’inclusione degli atleti transgender. È un argomento che richiede comprensione, sensibilità e un dialogo aperto per trovare soluzioni che possano garantire equità e rispetto per tutti gli atleti.

Sebastian Coe, con la sua esperienza e visione, si propone di portare un cambiamento significativo nel CIO. La sua candidatura rappresenta non solo un’opportunità per rinnovare la leadership olimpica, ma anche una chance per rimettere gli atleti al centro del movimento, garantendo che le loro voci siano ascoltate e che le loro esigenze vengano soddisfatte. Con le sue proposte, Coe aspira a trasformare il CIO in un organismo più inclusivo, dinamico e attento alle sfide del futuro, un obiettivo ambizioso ma essenziale per il progresso dello sport a livello globale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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