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Atalanta: Scalvini e Scamacca esclusi dalla lista per la Champions

L’Atalanta si prepara ad affrontare una nuova ed emozionante avventura in Champions League, ma dovrà fare i conti con alcune assenze significative nella sua rosa. Infatti, nella lista ufficiale per la competizione non figurano Giorgio Scalvini e Gianluca Scamacca, entrambi recentemente sottoposti a interventi chirurgici. Scalvini ha operato alla spalla sinistra, mentre Scamacca ha subito un’operazione per risolvere un problema alla giunzione tendinea del retto femorale destro. Queste defezioni rappresentano un duro colpo per la squadra, considerando il valore e il potenziale impatto di entrambi i giocatori nella competizione europea.

L’importanza di Scalvini e Scamacca

Giorgio Scalvini, giovane difensore classe 2003, è considerato uno dei talenti più promettenti del calcio italiano. Dopo un’ottima stagione 2022-2023, in cui ha collezionato diverse presenze in Serie A, la sua assenza si farà sentire. Il suo stile di gioco aggressivo e la capacità di leggere le situazioni difensive lo hanno reso un pilastro della retroguardia nerazzurra. D’altra parte, Gianluca Scamacca, attaccante di 24 anni, ha dimostrato di avere grande potenziale, soprattutto durante la sua esperienza in Premier League con il West Ham. La sua abilità nel gioco aereo e la sua forza fisica lo rendono un elemento difficile da sostituire in un attacco che cerca di essere incisivo in Europa.

Nuove opportunità per l’Atalanta

Per compensare queste perdite, l’Atalanta ha deciso di inserire nella lista per la Champions diversi nuovi volti e giocatori già presenti ma poco utilizzati. Tra questi, spicca il nome di Ibrahim Sulemana, centrocampista escluso dalla prima parte della stagione in campionato. Sulemana, classe 2002, è noto per la sua versatilità e la sua capacità di giocare sia come centrocampista centrale che come esterno. La sua inclusione nella lista A potrebbe rappresentare un’opportunità per mostrare il proprio valore in un palcoscenico prestigioso come la Champions League.

In aggiunta, l’Atalanta ha recentemente rinforzato la sua rosa con due nuovi acquisti nel mercato invernale:
1. Stefan Posch, difensore proveniente dal Bologna, che porta solidità e leadership alla difesa atalantina.
2. Daniel Maldini, figlio d’arte cresciuto nel settore giovanile del Milan, che rappresenta una grande opportunità per il club bergamasco.

La rosa dell’Atalanta in Champions League

La lista A dell’Atalanta per la Champions League comprende ora 23 giocatori, tra cui portieri del calibro di Marco Carnesecchi, Rui Patricio e Andrea Rossi. La linea difensiva è composta da nomi noti come Hien, Posch, Djimsiti, Kolasinac, Toloi e Kossounou. Questi difensori dovranno lavorare in sinergia per garantire la solidità necessaria in una competizione così impegnativa.

A centrocampo, la squadra può contare su una rosa di talenti come:
1. Ruggeri
2. Bellanova
3. Cuadrado
4. Sulemana
5. Zappacosta
6. De Roon
7. Ederson
8. Samardzic
9. Pasalic
10. Brescianini

La varietà di opzioni permette a mister Gian Piero Gasperini di adottare diverse strategie di gioco, a seconda dell’avversario e dell’andamento della partita. La presenza di giocatori esperti e giovani talenti offre un mix fondamentale per affrontare le sfide europee.

In attacco, De Ketelaere, Lookman, Retegui e Maldini formano un reparto offensivo che promette di essere dinamico e imprevedibile. De Ketelaere, in particolare, è stato uno dei trasferimenti più chiacchierati della scorsa estate e ha il potenziale per diventare un punto di riferimento per la squadra.

La Champions League rappresenta un palcoscenico imperdibile per l’Atalanta, che ha già dimostrato di sapersi far valere a livello europeo. Nonostante le assenze di Scalvini e Scamacca, la squadra di Bergamo ha l’opportunità di stupire ancora una volta, grazie alla profondità della propria rosa e alla capacità di adattarsi alle diverse situazioni. L’ambiente attorno al club è carico di aspettative e fiducia, e i tifosi sperano di vedere la squadra dare il massimo per onorare la competizione e il proprio prestigio.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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