L’Atalanta si prepara ad affrontare l’Udinese in un match cruciale per il prosieguo della stagione, con una novità significativa nell’undici titolare. Marco Brescianini sarà schierato dal primo minuto, prendendo il posto di Marten de Roon, costretto a fermarsi a causa di una contrattura al flessore sinistro. Anche se non ci sono lesioni gravi, la decisione di tenere de Roon a riposo è stata presa per preservarlo in vista delle prossime sfide, in particolare la trasferta di Champions League contro il Marsiglia.
Brescianini, nato a Erbusco nel 2000, ha già dimostrato di essere un giocatore affidabile, avendo sostituito de Roon al 20′ della partita contro il Milan, dove ha dato prova delle sue qualità. La sua presenza in mediana, affiancato da Ederson, rappresenta una scelta strategica per l’allenatore Gian Piero Gasperini. Questo duo dovrebbe garantire una buona copertura difensiva, oltre a supportare l’attacco, che si prepara a tornare al tridente.
Ritorno del tridente offensivo
L’allenatore ha in mente di ripristinare il tridente offensivo, schierando due attaccanti larghi con un centravanti. Le opzioni per il ruolo di punta centrale sono:
- Scamacca
- Krstovic
Entrambi sono rimasti in panchina nella sfida contro i rossoneri. De Ketelaere, invece, agirà come uomo di raccordo tra il centrocampo e l’attacco, una posizione in cui ha già mostrato buone qualità di gioco e visione. Un’altra modifica nel reparto offensivo potrebbe riguardare l’ala sinistra, dove Kamaldeen Sulemana è favorito per partire titolare, con Ademola Lookman che potrebbe riposare in vista della trasferta europea. Questa scelta non solo aiuta a gestire le energie in vista del match di Champions, ma consente anche a Sulemana di mettere in mostra le sue doti di velocità e dribbling, qualità fondamentali per scardinare le difese avversarie.
Solidità difensiva
Nel comparto difensivo, Gasperini ha deciso di ripristinare Djimsiti, che dovrebbe tornare a occupare la posizione di centrale al fianco di Kossounou e Hien. Questa mossa è dettata dalla necessità di avere un reparto solido, in grado di fronteggiare gli attaccanti friulani. Djimsiti, con la sua esperienza, è fondamentale per impartire sicurezza al reparto, che ha mostrato qualche vulnerabilità nelle ultime uscite. La scelta di Kossounou, giovane ma promettente, e Hien, che ha già dimostrato di poter reggere il confronto con attaccanti di livello, completa un terzetto difensivo che punta a garantire solidità e compattezza.
Obiettivo di vertice in classifica
Nonostante i cambiamenti, l’Atalanta rimane ferma nel suo obiettivo di continuare a lottare per le posizioni di vertice in classifica. La squadra bergamasca è nota per il suo gioco offensivo e la capacità di segnare, ma è altrettanto importante per Gasperini trovare un equilibrio tra attacco e difesa, specialmente in una competizione come la Serie A, dove ogni punto è prezioso.
La trasferta a Udine non è mai stata una passeggiata per l’Atalanta. L’Udinese, sotto la guida del proprio allenatore, ha dimostrato di essere una squadra difficile da affrontare, capace di mettere in difficoltà anche le formazioni più forti. La fisicità dei bianconeri, unita alla velocità dei loro attaccanti, richiederà ai difensori atalantini la massima attenzione e concentrazione.
Inoltre, la gestione dei cambi sarà cruciale. Gasperini è noto per il suo approccio tattico flessibile e la possibilità di modificare il sistema di gioco in corsa. I giocatori chiave nei vari reparti, come De Ketelaere, Brescianini ed Ederson, potrebbero essere sostituiti per garantire freschezza e vigore in vista della sfida di Champions. La rotazione dei giocatori è una strategia che il tecnico ha adottato con successo, sia in campionato che in Europa, e si prevede che continui a farlo per mantenere alta la competitività della squadra.
In conclusione, l’Atalanta si presenta a Udine con l’intento di ottenere un risultato positivo, nonostante le assenze. La novità di Brescianini e il ritorno del tridente rappresentano segnali incoraggianti per i tifosi, che sperano di vedere la squadra esprimere il proprio potenziale offensivo. Con la giusta mentalità e un gioco ben orchestrato, l’Atalanta può continuare a sognare in grande, sia in campionato che in Europa.
