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Arensman trionfa nella 19esima tappa del Tour, Pogacar mantiene il giallo

Il Tour de France continua a regalare emozioni e colpi di scena, e nella 19esima tappa, Thymen Arensman ha dimostrato ancora una volta il suo talento e la sua determinazione. Il ciclista olandese della Ineos Grenadiers, già vincitore della tappa di Superbagneres, ha conquistato un’altra vittoria nella dura ‘minitappa’ che va da Albertville a La Plagne, un percorso di 93 chilometri caratterizzato da salite impegnative e tratti tecnici.

Il percorso impegnativo della 19esima tappa

Il tracciato di oggi si è rivelato un vero banco di prova per i corridori, con un dislivello significativo e diverse curve pericolose. Arensman, dopo aver atteso il momento giusto, ha scattato a 14 chilometri dal traguardo, riuscendo a creare un margine di vantaggio che gli ha permesso di giocarsi la vittoria. Nonostante il ritorno di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, i due contendenti di spicco del Tour, Arensman ha saputo resistere e tagliare il traguardo per primo. Il suo tempo finale lo ha visto precedere i due campioni di appena due secondi, un risultato che testimonia quanto sia serrata la competizione in questo Tour.

L’emozione della vittoria

“Sono completamente distrutto”, ha dichiarato Arensman visibilmente emozionato dopo la vittoria. “Vincere una tappa del Tour de France dopo una fuga è incredibile. E io l’ho fatto scattando dal gruppo della maglia gialla, quindi contro i migliori al mondo. Mi sembra di sognare, non so cosa ho appena fatto”. Queste parole evidenziano non solo la fatica del corridore, ma anche il prestigio di aver battuto atleti del calibro di Pogacar e Vingegaard, considerati tra i migliori ciclisti al mondo.

La classifica generale e le prospettive future

Pogacar, che indossa la maglia gialla, ha mantenuto il comando della classifica generale, mentre Vingegaard ha dimostrato di essere in ottima forma, completando la tappa in modo competitivo. Per entrambi, il podio di Parigi sembra ormai a portata di mano, rendendo la lotta per le posizioni finali ancora più interessante. Il terzo classificato nella tappa, Florian Lipowitz, ha consolidato la sua posizione nella classifica generale, confermandosi come uno dei giovani talenti del ciclismo tedesco. Con questo risultato, Lipowitz potrebbe aver assicurato il ‘bronzo’ finale, visto il vantaggio che ha su Oscar Onley, il suo diretto rivale per la maglia bianca di miglior giovane.

Un altro dei protagonisti della giornata è stato Primoz Roglic, che ha vissuto una giornata difficile. Dopo una fuga iniziale che lo aveva visto al comando, il ciclista sloveno ha subito un crollo durante la salita finale, tagliando il traguardo in 27/a posizione con un ritardo di ben 12 minuti e 39 secondi rispetto al vincitore. Questa prestazione ha messo in discussione le sue ambizioni di classifica, lasciandolo in una situazione complicata a pochi giorni dalla conclusione del Tour.

La penultima tappa e le attese

Con la penultima tappa in programma, i corridori si preparano per la Nantua-Pontarlier, una frazione di 184 chilometri che presenta quattro Gran Premi della Montagna (GPM) e un profilo ‘vallonato’ che potrebbe favorire nuove fughe. Questa tappa rappresenta l’ultima opportunità per coloro che sperano di emergere con una vittoria, prima della grande finale a Parigi. Pogacar e Vingegaard si controlleranno a vicenda, e non è da escludere che altri corridori cerchino di approfittare della situazione per cercare un giorno di gloria.

Il Tour de France 2025 si sta avvicinando al suo epilogo, e ogni tappa assume un’importanza cruciale. Le strategie di squadra e le decisioni individuali dei ciclisti potrebbero cambiare il corso della competizione, e i tifosi sono in attesa di vedere come si svilupperanno gli eventi nei prossimi giorni. La tensione è palpabile, e la lotta per le maglie di leader e per la vittoria finale è più accesa che mai.

In questo contesto di grande intensità, Thymen Arensman ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama del ciclismo internazionale, dimostrando che le nuove leve possono competere ad alti livelli. La sua vittoria è un segnale che il futuro del ciclismo è luminoso e pieno di talenti pronti a sfidare i giganti del settore. Con il Tour che si avvicina alla sua conclusione, l’attenzione è tutta rivolta alle prossime tappe e alle emozioni che il ciclismo ha ancora in serbo per gli appassionati di questo sport.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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