Il numero uno del mondo alza la voce a proposito di un tema molto dibattuto negli ultimi tempi: l’annuncio fa tremare i fans
Il 2023 lo ha visto assoluto protagonista e dopo questa stagione sono davvero in pochi a non avvicinarlo al titolo di GOAT. 23 titoli del Grande Slam e una lunga serie di successi. Eppure Novak Djokovic non ha alcuna intenzione di fermarsi.

Anche ora la stella di Belgrado sta preparando con cura maniacale il rush finale di un 2023 che l’ha visto, a 36 anni, trionfare in tre dei quattro Major del circuito. L’unico Slam non portato a casa, Wimbledon, lo ha visto lottare e contendere la vittoria finale a Carlos Alcaraz fino all’ultimo ‘quindici’ del match.
In attesa di scendere in campo nel prestigioso torneo di Parigi-Bercy – dove, nemmeno a dirlo, detiene il record di trionfi, sei – il serbo ha ovviamente messo nel mirino anche le Nitto ATP Finals di Torino, che si svolgeranno dal 12 al 19 novembre, e soprattutto le Finali di Coppa Davis, in programma a Malaga dal 21 al 26 dello stesso mese. Tre appuntamenti importanti, prestigiosi, che se messi in cassaforte chiuderebbero un 2023 da consegnare direttamente alla leggenda degli sport individuali.
Salito ultimamente alla ribalta delle cronache per la sua decisa posizione a favore dei tennisti meno famosi, quelli che faticano perfino a pagarsi le spese per spostarsi da un torneo all’altro in giro per il mondo, Nole si reso protagonista di un’altra battaglia. Stavolta squisitamente tecnica.
Djokovic si ribella: “Così ci facciamo male”
Ultimamente nel circuito ATP si è molto discusso di come cambino le palle da gioco da un torneo all’altro. Pur in presenza di competizioni che si giocano sulla medesima superficie, la tipologia, la consistenza, il peso della sfera, può cambiare anche di parecchio. Un problema non di poco conto, che tira in ballo il rischio infortuni per gli atleti, come sottolineato dal campionissimo.

“Penso che ci debba essere un po’ più di regolarità per evitare infortuni ai polsi, ai gomiti e alle spalle. Questo è un problema, e ce ne lamentiamo“, ha esordito Djokovic durante la conferenza stampa a Parigi.
“La qualità è relativa, ogni giocatore ne preferisce una a seconda del suo stile, della superficie o altro. Presto ci saranno degli incontri in cui studieranno diverse opzioni su cosa si potrà fare. Sarebbe bello se ci fosse coerenza, se si giocasse con lo stesso tipo di palla nei tornei che precedono il Roland Garros, ad esempio“, ha concluso Djokovic.