I tifosi possono festeggiare perché è arrivata la conferma ufficiale che molti aspettavano: il rinnovo è cosa fatta, avanti insieme
Nello sport la parola d’ordine per tutti è programmazione, anche perché per chi resta indietro è difficile poi riuscire a colmare il gap. Lo dimostra il calcio, con il divario quasi imbarazzante tra Premier League e gli altri maggiori campionati, ma anche la Formula 1.
In fondo lo dimostra la storia recente. Red Bull e Max Verstappen sono stati forse favoriti dalle decisioni di Michael Masi in querl convulso finale del GP di Abu Dhabi 2021 che decise il titolo. Ma da allora in poi non hanno sbagliato un colpo, progettando e costruendo monoposto sempre vincenti con largo margine perché avevano una base solida su cui lavorare.
A turno Mercedes, Ferrari e McLaren nelle ultime due stagioni hanno provato a guastare la festa ma in realtà non hanno mai fatto paura al colosso austriaco. E l’impressione di molti addetti ai lavori è che il vantaggio tecnico accumulato dal team di Milton Keynes in questi anni farà ancora la differenza in futuro.
Diciamo almeno per le prossime due stagioni, perché il regolamento è molto chiaro. Nel 2024 e 2025 le monospoto della F1 rimarranno pressoché invariate, almeno nei loro elementi sostanziali. Solo dal 2026, con il cambiamento radicale dei motori che saranno ancora più elettrici, potremo forse assistere a cambiamenti importanti. Le squadre ci stanno già lavorando e solo allora capiremo chi l’avrà fatto meglio
Rinnovo fino al 2030, arriva l’annuncio ufficiale: insieme hanno costruito pagine importanti
La decisione della Red Bull è stata chiara in questo senso. C’erano stati contatti importanti con Porsche, che voleva a tutti i costi entrare in Formula 1 come motorista dal 2026. Ma in realtà il marchio tedesco puntava anche a rilevare almeno metà delle azioni del team e così tutto è tramontato a favore di Ford che tornerà fra tre anni al fianco di Verstappen e dell’Alpha Tauri.
Ferrari lavora in proprio e aspetta di capire le decisioni dei suoi clienti. Sauber ha mollato Alfa Romeo per sposare la causa di Audi che sta già lavorando sul motore del futuro, mentre Haas continuerà a stare con Maranello.
E poi c’è Mercedes che gioca su più tavoli. Certamente per le monoposto di George Russell e Lewis Hamilton così come per quelle dell’Aston Martin che però dal 2026 monterà motori Honda. Un addio pesante che fa il paio però con una riconferma.
Perché nelle ultime ore è arrivato l’annuncio che molti tifosi aspettavano da tempo. Mercedes e McLaren, che avevano già un accordo di collaborazione fino al 2025, hanno deciso di andare avanti insieme almeno fino al 2030.
Una storia comune che ha prodotto moltissimi risultato di livelli in passato, dal 1995 al 2014. Lo dimostrano i Mondiali vinti da Mika Hakkinen e Lewis Hamilton quando Mercedes non era ancora tornata in pista. Poi il ritorno insieme dal 2021 e il rapporto adesso andrà ancora avanti con soddisfazione reciproca.
