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Addio a suor Paola, la tifosa della Lazio che ha conquistato il cuore della tv

È con grande tristezza che apprendiamo della scomparsa di suor Paola, una figura iconica non solo nel mondo del calcio italiano, ma anche nella comunità religiosa e sociale. Al secolo Rita D’Auria, suor Paola aveva 77 anni e si è spenta a Roma, lasciando un vuoto incolmabile tra coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata.

Suor Paola è diventata famosa per le sue apparizioni nella trasmissione della Rai “Quelli che il calcio”, dove ha sempre manifestato il suo amore per la Lazio, la squadra che seguiva con passione e fervore. La sua presenza in televisione ha contribuito a farla diventare un simbolo per molti tifosi biancocelesti, che l’hanno accolta come una delle loro più ferventi sostenitrici. Con il suo abito religioso e il suo sorriso contagioso, ha saputo conquistare il cuore di milioni di italiani, dimostrando che la fede e la passione sportiva possono convivere in armonia.

l’impegno sociale di suor Paola

Ma suor Paola non era solo una tifosa; era anche una persona profondamente impegnata nel sociale. La sua opera si è concentrata in particolare sulla gioventù e sulle categorie più vulnerabili. Attraverso l’associazione So.Spe, da lei fondata, ha portato avanti numerose iniziative benefiche, dedicandosi con passione a:

  1. Giovani in difficoltà
  2. Detenuti
  3. Vittime della povertà e della violenza
  4. Ragazze madri
  5. Persone afflitte da problemi sociali

La sua dedizione ha avuto un impatto significativo su molte vite, e il suo lavoro ha ispirato altri a seguire il suo esempio.

il tributo della lazio

La Lazio, la squadra del cuore di suor Paola, ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la sua scomparsa attraverso un comunicato ufficiale. “La S.S. Lazio, con in testa il presidente Claudio Lotito e la dottoressa Cristina Mezzaroma, partecipa commossa al cordoglio per la scomparsa di suor Paola D’Auria, fervente religiosa ed orgogliosa ambasciatrice della Lazialità”, si legge nel comunicato. “La sua casa famiglia ha donato solidarietà e speranza (come il nome della sua associazione) a molti giovani, detenuti, vittime della povertà e della violenza, ragazze madri e persone ferite da problemi sociali della nostra epoca”. Il club ha aggiunto che il suo sorriso mancherà, ma che l’umanità dei suoi collaboratori continuerà a portare avanti il suo operato.

La notizia della sua morte ha suscitato una valanga di messaggi di cordoglio da parte di tifosi laziali e non solo. I social media si sono riempiti di ricordi e omaggi, con molte persone che hanno condiviso aneddoti divertenti e commoventi legati alle apparizioni di suor Paola in televisione. La sua capacità di mescolare il calcio con un messaggio di amore e speranza ha toccato il cuore di molti, rendendola un personaggio amato e rispettato.

l’eredità di suor paola

Suor Paola ha saputo utilizzare la sua notorietà per dare voce a chi spesso rimane inascoltato. Il suo impegno verso le categorie più svantaggiate e la sua capacità di portare gioia e speranza in un mondo che spesso sembra grigio e difficile rappresentano un esempio luminoso di come la fede e la passione possano essere canalizzate in azioni concrete e significative.

Il suo amore per la Lazio era palpabile: indossava con orgoglio la maglia biancoceleste e non perdeva occasione per incoraggiare la sua squadra. Anche durante le partite, il suo entusiasmo era contagioso, e i tifosi la accoglievano con calore, riconoscendo in lei non solo una religiosa, ma anche una compagna di tifo, una vera “laziale” nel cuore.

La sua eredità non si limita al calcio o alla televisione; suor Paola ha lasciato un segno profondo nella comunità. Le iniziative umanitarie da lei promosse continueranno a vivere attraverso l’opera dei suoi collaboratori e dei volontari che hanno condiviso il suo cammino. Le sue parole e il suo esempio rimarranno un faro di speranza per molti, ispirando generazioni future a dedicarsi al prossimo con amore e dedizione.

La scomparsa di suor Paola segna la fine di un’era, ma il suo spirito vivrà in coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Come tifosa della Lazio, ha unito due mondi, quello dello sport e quello della fede, dimostrando che entrambi possono contribuire a costruire un futuro migliore. La sua vita è stata un messaggio di unità, solidarietà e amore, valori che continueranno a risuonare nel cuore di chi l’ha amata.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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