
Addio a Marco Bonamico, il 'Marine' del basket italiano e argento a Mosca - ©ANSA Photo
La pallacanestro italiana è in lutto per la scomparsa di Marco Bonamico, un autentico simbolo del basket nostrano. Conosciuto come il ‘Marine’ per il suo stile di gioco tenace e la determinazione in campo, Bonamico ci ha lasciato all’età di 68 anni all’ospedale Bellaria di Bologna, dove era ricoverato da tempo. La sua carriera, ricca di successi e trionfi, ha segnato un’epoca per il basket italiano, e il suo contributo alla nazionale rimarrà impresso nella memoria collettiva.
Gli inizi della carriera di Bonamico
Nato a Genova nel 1955, Bonamico si è affermato come uno dei protagonisti indiscussi della pallacanestro italiana degli anni ’70 e ’80. La sua carriera è iniziata nelle giovanili della Virtus Bologna, squadra con la quale ha legato gran parte della sua vita sportiva. Con la Virtus, Bonamico ha conquistato due scudetti, nel 1976 e nel 1980, contribuendo a scrivere pagine indimenticabili nella storia del club.
La medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca
Uno dei momenti più significativi della carriera di Bonamico è stato il suo contributo alla nazionale italiana di basket. Nel 1980, Bonamico fu parte integrante della squadra che partecipò alle Olimpiadi di Mosca, un evento che ha segnato un momento di orgoglio per il basket italiano. Con il suo apporto, l’Italia conquistò la medaglia d’argento, un risultato straordinario che rimane uno dei migliori della storia del basket italiano. Questa impresa ha elevato Bonamico a una sorta di eroe nazionale, rendendo la sua figura ancora più iconica nel panorama sportivo.
Un’eredità duratura nel basket italiano
Dopo un’illustre carriera da giocatore, Marco Bonamico ha continuato a essere attivo nel mondo del basket, vestendo le maglie di altre storiche società italiane, tra cui Fortitudo Bologna, Siena, Milano, Forlì e Udine. La sua carriera si è protratta per oltre un decennio, durante il quale ha accumulato numerosi riconoscimenti. Una volta appesi le scarpe al chiodo, Bonamico ha scelto di rimanere nel giro come commentatore tecnico per le reti Rai, diventando una voce amata dagli appassionati di basket.
Inoltre, ha ricoperto il ruolo di presidente della Legadue, contribuendo alla crescita e allo sviluppo del basket in Italia. La sua leadership e dedizione hanno avuto un impatto significativo sul movimento cestistico, ispirando molti giovani atleti.
La notizia della sua morte ha colpito profondamente il mondo del basket e i suoi tanti tifosi, che ricordano Bonamico non solo per le sue qualità tecniche, ma anche per il suo carisma e la sua passione. I tributi da parte di ex compagni di squadra, allenatori e appassionati sono giunti da ogni parte d’Italia, testimoniando l’affetto e la stima che circondavano il ‘Marine’.
Marco Bonamico resterà per sempre nei cuori degli appassionati di basket, non solo come grande giocatore, ma anche come uomo che ha dedicato la sua vita a uno sport che ha amato profondamente. Il suo legame con la Virtus Bologna e la nazionale italiana, insieme ai suoi successi, continueranno a ispirare le generazioni future di cestisti. In un momento di tristezza per la sua scomparsa, è importante ricordare e celebrare l’eredità che ha lasciato e il ruolo che ha avuto nel far crescere il basket italiano a livello internazionale.