Addio a Carlo Sassi, il pioniere della moviola nel calcio

Addio a Carlo Sassi, il pioniere della moviola nel calcio

Addio a Carlo Sassi, il pioniere della moviola nel calcio - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

28 Settembre 2025

È con grande tristezza che si annuncia la scomparsa di Carlo Sassi, una delle figure più emblematiche del giornalismo sportivo italiano. Conosciuto per la sua storica voce della moviola all’interno della trasmissione “La Domenica Sportiva”, Sassi ha dedicato la sua vita alla passione per il calcio, contribuendo in modo significativo alla cultura calcistica del nostro paese. La sua morte, avvenuta all’età di 95 anni, segna la fine di un’era per il mondo del giornalismo sportivo.

I primi passi nel mondo del calcio

Nato a Milano nel 1928, Sassi ha dimostrato fin da giovane una grande passione per il calcio, che lo ha portato a tentare la carriera da calciatore. Dopo un provino non andato a buon fine con l’Inter, ha continuato a inseguire il suo sogno giocando per diversi anni in Serie C e nelle categorie dilettantistiche. Questa esperienza sul campo gli ha fornito una conoscenza unica del gioco, che avrebbe poi applicato con maestria nel suo lavoro di giornalista sportivo.

L’arrivo in Rai e l’innovazione della moviola

Nel 1960, Sassi viene assunto dalla Rai, dove entra subito a far parte del team de “La Domenica Sportiva”. La sua carriera nella trasmissione coincise con l’introduzione della moviola, un concetto innovativo per l’epoca, che avrebbe cambiato il modo di analizzare le azioni di gioco in televisione. L’idea di riprendere le azioni salienti e rivederle in slow motion, per chiarire situazioni controverse, venne lanciata da Enzo Tortora nel 1965, ma è stato Sassi a portarla a un pubblico più ampio.

Il suo esordio nella moviola avvenne il 22 ottobre 1967, con l’iconico gol fantasma di Gianni Rivera nel derby tra Inter e Milan. Questo episodio segnò un punto di svolta nella storia del calcio italiano e nella carriera di Sassi, che si distinse per le sue analisi sempre precise e appassionate.

Un legame unico con il mondo del calcio

Sassi non si limitò a commentare le immagini, ma interagì attivamente con i calciatori, ascoltando le loro opinioni sulla moviola. Questa rubrica, intitolata “Pronto moviola”, gli permise di stabilire un legame diretto con il mondo del calcio, creando un ponte tra il pubblico e i protagonisti del gioco. Il suo approccio umanizzava i calciatori, rendendoli più accessibili e comprensibili agli occhi degli spettatori.

La carriera di Carlo Sassi alla “Domenica Sportiva” proseguì fino al 1991. In seguito, si dedicò a nuovi progetti, come “Quasi Gol” e “Quelli che il calcio”, una trasmissione che andò in onda dal 1993 al 2001. Questi programmi contribuirono a diversificare il panorama televisivo sportivo, introducendo un mix di informazione e intrattenimento.

L’eredità di Carlo Sassi

Nel corso degli anni, Carlo Sassi ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, testimonianza della sua dedizione e della sua passione per lo sport. La sua eredità si riflette non solo nel modo in cui la moviola è stata utilizzata e apprezzata nel corso degli anni, ma anche nell’influenza che ha avuto su generazioni di giornalisti sportivi.

La scomparsa di Carlo Sassi rappresenta una grande perdita per il mondo del giornalismo sportivo, ma il suo contributo al calcio italiano e alla cultura popolare rimarrà vivo nella memoria di chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo e vederlo in azione. La sua passione, dedizione e straordinaria capacità di raccontare il calcio continueranno a ispirare futuri giornalisti e appassionati di sport.

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