
Accademia Crusca e Lega Navale: un viaggio nella lingua del mare - ©ANSA Photo
L’Accademia della Crusca, custode della lingua italiana, ha avviato una collaborazione con la Lega Navale Italiana per il progetto “La lingua del Mare”. Questo programma ambizioso ha come obiettivo la valorizzazione del lessico marinaresco, un patrimonio linguistico ricco di storia e cultura, ma spesso trascurato. La presentazione del progetto, avvenuta a Firenze, è stata guidata dal presidente dell’Accademia, Paolo D’Achille, e dalla professoressa Annalisa Nesi, ideatrice dell’iniziativa.
Un dizionario per il mare
Il cuore del progetto è il sito web www.linguadelmare.it, che offre accesso a una vasta gamma di risorse linguistiche. Tra queste, il “Dizionario di marina medievale e moderno”, pubblicato dall’Accademia d’Italia nel 1937, rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione e l’accessibilità del sapere marittimo. Gli utenti possono esplorare il lessico marinaresco attraverso diverse modalità di ricerca, rendendo il linguaggio del mare più accessibile.
Un viaggio nella cultura marittima
L’iniziativa “La lingua del Mare” non si limita a un semplice elenco di termini, ma rappresenta un vero e proprio viaggio nella cultura marittima italiana. Il mare ha sempre avuto un ruolo cruciale nella vita degli italiani, influenzando vari aspetti come l’economia, la letteratura, l’arte e la tradizione culinaria. La ricchezza del lessico marinaresco riflette l’importanza storica della marineria nel nostro Paese, caratterizzato da oltre 7.500 chilometri di coste.
Risorse disponibili
Nel contesto di questa collaborazione, sono disponibili anche due dizionari fondamentali:
- Vocabolario marinaresco del comandante conte Carlo Bardesono Di Rigas (1932)
- Dizionario marinaro del contrammiraglio Luigi Castagna (1955)
Questi testi, frutto di anni di ricerca e passione per il mare, offrono una visione approfondita del linguaggio dei marinai e delle pratiche legate alla navigazione.
Educazione e coinvolgimento delle nuove generazioni
Un altro aspetto importante del progetto è l’educazione dei giovani. L’Accademia della Crusca e la Lega Navale si sono impegnate a realizzare progetti congiunti per garantire la trasmissione della cultura marinaresca. Attraverso laboratori, conferenze e attività pratiche in mare, i giovani avranno l’opportunità di apprendere non solo il linguaggio, ma anche le tecniche e le tradizioni legate alla vita marittima.
La lingua del mare è molto più di un insieme di parole; è un modo di vedere e interpretare il mondo. Ogni termine ha una storia e un significato profondo, che rimanda alle esperienze vissute dai marinai. Il progetto mira a far emergere l’importanza di questo patrimonio linguistico, contribuendo a una maggiore consapevolezza e apprezzamento da parte della società.
La digitalizzazione di queste risorse è fondamentale per rendere accessibile a tutti la conoscenza del mare e della sua cultura. Il sito “La lingua del Mare” rappresenta un esempio di come le istituzioni culturali possano utilizzare la tecnologia per raggiungere un pubblico più ampio.
In un contesto globale dove le lingue e le culture si intrecciano, riscoprire e valorizzare il lessico marinaresco diventa un atto d’amore verso le proprie radici. Il progetto “La lingua del Mare” si propone come un’opportunità per riscoprire le tradizioni marittime italiane, promuovendo un dialogo tra passato e presente, cultura e innovazione.
Con l’obiettivo di rendere il linguaggio del mare accessibile a tutti, l’Accademia della Crusca e la Lega Navale Italiana stanno tracciando una rotta chiara verso il futuro, incoraggiando un rinnovato interesse per il mare e le sue storie, un patrimonio da esplorare e preservare.