Abrahamsen trionfa nel tour mentre Pogacar inciampa: i grandi nomi pronti a sorprendere - ©ANSA Photo
La 11/a tappa del Tour de France 2025 è stata un evento ricco di emozioni, con partenza e arrivo a Tolosa. Il percorso, lungo 156 chilometri, ha visto il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) trionfare al fotofinish su Mauro Schmid, suo compagno di fuga. Il temibile Mathieu van der Poel, nonostante un tentativo di rimonta, ha dovuto accontentarsi della terza posizione. Nel frattempo, l’irlandese Ben Healy (Ef Education) ha mantenuto la maglia gialla, conquistata nella tappa precedente, dopo aver tolto il primato a Tadej Pogacar.
Pogacar ha vissuto un momento di grande tensione a pochi chilometri dall’arrivo, quando è caduto. Tuttavia, con grande determinazione, è riuscito a rialzarsi e a ricompattarsi con il gruppo dei migliori, che ha deciso di attenderlo, dimostrando un notevole spirito sportivo. Questo gesto ha evidenziato come, nel ciclismo, ci sia ancora spazio per la camaraderie tra i corridori.
La tappa, inizialmente prevista come pianeggiante, è stata stravolta dalle cinque piccole salite lungo il percorso. Queste asperità hanno favorito la fuga di Abrahamsen e Schmid, i quali hanno saputo gestire bene il vantaggio accumulato. Abrahamsen ha riportato la Norvegia alla vittoria in una tappa della Grande Boucle, un successo atteso da cinque anni. La sua azione d’attacco, insieme a quella del corridore svizzero Schmid e dell’italiano Davide Ballerini, ha dimostrato l’importanza della strategia in gara.
La situazione potrebbe cambiare drasticamente nella prossima tappa pirenaica, che promette di essere molto più impegnativa. L’itinerario di Auch-Hautacam prevede un arrivo in vetta, dopo aver affrontato due salite significative. Con distacchi in classifica ridotti, Pogacar dista 29 secondi da Healy, mentre Remco Evenepoel è a 1’26” e Jonas Vingegaard a 1’46”.
La grande attesa per la prossima frazione risiede nella possibilità di vedere come si comporteranno i big della corsa. Ogni secondo potrebbe fare la differenza, e gli occhi saranno puntati su Pogacar, che ha dimostrato di saper gestire una caduta potenzialmente costosa.
In questo contesto, Abrahamsen, Schmid e van der Poel hanno dimostrato che determinazione e strategia possono fare la differenza. Il Tour de France continua a regalare emozioni e colpi di scena, rendendo ogni tappa una battaglia non solo contro il cronometro, ma anche contro i propri avversari. Con i Pirenei all’orizzonte, la tensione e l’aspettativa crescono, e sarà interessante osservare l’evoluzione della corsa nei prossimi giorni.
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