Abodi: il Milan-Como visto con il cuore e la leggerezza di un grande sportivo

Abodi: il Milan-Como visto con il cuore e la leggerezza di un grande sportivo

Abodi: il Milan-Como visto con il cuore e la leggerezza di un grande sportivo - ©ANSA Photo

Luca Baldini

22 Dicembre 2025

Il dibattito attorno alla partita Milan-Como, inizialmente programmata per svolgersi a Perth, Australia, ha generato un acceso confronto tra le diverse parti coinvolte. Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, ha commentato la vicenda con frustrazione, evidenziando l’importanza di considerare non solo gli interessi economici, ma anche le esigenze dei tifosi e le peculiarità del campionato italiano.

In un’intervista rilasciata dopo il Consiglio dei Ministri, Abodi ha affermato: “Si è buttato il cuore oltre l’ostacolo con una certa leggerezza”. Questa frase mette in risalto la sua opinione sulla gestione della questione. Ha sottolineato che sarebbe stato opportuno discutere a lungo sui dettagli della partita, inclusi gli aspetti logistici e le condizioni di svolgimento. “Dobbiamo recuperare questa partita che era lontana”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di pianificare in modo più attento e strategico.

il desiderio di riaccogliere Milan-Como

Abodi ha espresso il suo desiderio di riaccogliere Milan-Como, sollecitando una riflessione su dove e quando si giocherà questa attesa partita. La questione si complica ulteriormente considerando le esigenze di tutti gli attori coinvolti: organizzatori, squadre e, in particolare, i tifosi. Il ministro ha chiarito che il suo obiettivo primario è rappresentare non solo gli interessi degli organizzatori, ma anche quelli dei tifosi.

“Credo che siano una componente indispensabile, la ragione del successo del calcio e il rispetto nei loro confronti non passa attraverso dichiarazioni di intenti, ma attraverso i fatti”, ha affermato. Questa affermazione mette in evidenza la necessità di una gestione più attenta dei rapporti con il pubblico, fondamentale per il buon esito di eventi sportivi di grande richiamo.

la necessità di incrementare i ricavi

Il ministro ha riconosciuto le esigenze di incremento dei ricavi nel mondo del calcio, un settore in continua evoluzione e sempre più influenzato da dinamiche economiche globali. Tuttavia, ha insistito su quanto sia cruciale “dare ogni supporto per liberare risorse finanziarie” affinché il calcio italiano possa esprimere tutto il proprio potenziale. In un contesto dove le sponsorizzazioni e i diritti televisivi giocano un ruolo fondamentale, le istituzioni devono lavorare per garantire che il calcio italiano rimanga competitivo a livello internazionale.

Un tema particolarmente controverso è stato quello relativo all’arbitrato. Abodi ha messo in luce come “le norme così stringenti e disallineate rispetto alle impostazioni che stava dando la federazione hanno portato a non poter accettare l’idea di arbitri del posto”. Malgrado il riconoscimento delle capacità degli arbitri locali, ha evidenziato il rischio di “snaturare il senso del campionato italiano”, che si distingue per la sua tradizione e qualità. Secondo il ministro, l’arbitraggio dovrebbe rimanere nelle mani di professionisti italiani, considerati tra i migliori al mondo.

un’opportunità per il calcio italiano

La questione Milan-Como non è solo una partita, ma rappresenta un simbolo delle sfide e delle opportunità che il calcio italiano si trova ad affrontare. Le decisioni riguardanti la programmabilità delle partite, l’impiego di arbitri e la partecipazione dei tifosi sono tutte interconnesse in un quadro più ampio. È essenziale che le istituzioni si impegnino a lavorare in sinergia per garantire un futuro prospero al calcio italiano, preservando la sua identità e la sua storia.

Nonostante le difficoltà, Abodi ha rimarcato l’importanza di mantenere un dialogo aperto tra tutti gli attori coinvolti. La comunicazione costante e la trasparenza sono fattori chiave per evitare malintesi e costruire un rapporto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini. La passione per il calcio è un valore che va tutelato e valorizzato, e il coinvolgimento attivo dei tifosi è essenziale per mantenere viva questa tradizione.

In definitiva, la vicenda di Milan-Como rappresenta un’opportunità per riflettere su come il calcio possa evolversi in un contesto globale, mantenendo però salde le proprie radici. Le parole di Abodi risuonano come un invito a ripensare le modalità di gestione degli eventi sportivi, affinché possano rispondere alle esigenze di tutti, da chi gioca a chi tifa, passando per chi organizza. La sfida è grande, ma con una visione condivisa e un impegno collettivo, il calcio italiano può continuare a brillare anche oltre i confini nazionali.

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